Tecnologia ECA-Anolyte Neutra

La migliore soluzione contro la Legionella Pneumophila

ECA è l’acronimo di “attivazione elettrochimica” ed è una tecnologia impiegata da più di 100 anni, anche se le proprietà fisico-chimiche del procedimento ECA sono state effettivamente processate solo dal 1970 in poi da parte dell’Istituto Russo per l’Ingegneria Medica. La trasformazione di soluzioni a basso contenuto di sali minerali in uno stato metastabile attivato, mediante azione unipolare elettrochimica, genera due composti separati e distinti, genericamente denominati anolyte e catholyte che corrispondono alle loro camere elettrodo:

  • la soluzione anodica (carica positiva -Anolyte o Cloro attivo) contiene una varietà di ossidanti, tra cui l’acido ipocloroso, l’ossigeno singoletto, l’anione perossido, il superossido, l’ozono, l’ossigeno monoatomico e i radicali liberi, tutti componenti accomunati da proprietà antimicrobiche.
  • la soluzione catodica (carica negativa – Catholyte) contiene idrossido di sodio di livello energetico superiore a quello del suo stato fondamentale (stato di eccitazione) sviluppando così proprietà detergenti.

L’uso di materie prime a basso costo (acqua e sale), la facilità e la capacità di produzione delle soluzioni detergenti e disinfettanti mediante l’impiego di tecnologia ECA applicata attraverso i nostri sisitemi di produzione in loco, fanno sì che l’utilizzo di queste soluzioni sia diffuso nei processi di depurazione e decontaminazione dell’acqua e in molte altre attività utili dal punto di vista ambientale. Ciò è in gran parte dovuto all’elevata reattività dell’ANOLYTE NEUTRA, all’uso di materie prime a basso costo e alla facilità di produzione. Il sistema produce un disinfettante liquido, non tossico e degradabile capace di distruggere batteri, spore, virus, muffe, lieviti, funghi, biofilm (incrostazioni biologiche) su tubazioni e di rimuovere cattivi odori. Il suo funzionamento necessita unicamente di acqua, sale da cucina (in pastiglie) ed energia elettrica Grazie all’attivazione elettro-chimica (ECA), utilizzando acqua, sale ed elettricità si riesce a sinterizzare ANOLYTE NEUTRA, una soluzione con un elevato potere disinfettante e sterilizzante. Nessun prodotto chimico aggiuntivo è necessario per il buon azionamento del disinfettante. I benefici ambientali ed ecologici costituiscono dunque un fattore di primario interesse nell’utilizzo di questa tecnologia. Ma questo interesse si riflette anche a livello economico.

COME FUNZIONA

L’ECA funziona esattamente come il sistema immunitario umano. Quando il nostro corpo è sotto attacco di batteri e virus, il sistema immunitario reagisce immediatamente inviando i neutrofili (globuli bianchi) nel punto in cui è in atto l’aggressione. I neutrofili sono una delle principali difese del corpo umano contro i batteri; una volta attivati, i neutrofili producono grandi quantità di una soluzione ossidante mista che è particolarmente efficace nell’eliminazione di microbi invasivi e patogeni. Questo acido debole, che si trova naturalmente nel corpo umano, è denominato acido ipocloroso (HClO) ed è un potente disinfettante. Non è tossico per gli esseri umani ed è altamente efficace come agente antimicrobico ad azione rapida. L’acido ipocloroso è ampiamente riconosciuto come uno dei biocidi conosciuti più efficaci. Nel dettaglio il sistema è costituito da una cella di elettrolisi contenente due elettrodi, un catodo ed un anodo, separati da una membrana diaframmatica. In ingresso alla cella viene iniettata una soluzione acquosa costituita da acqua filtrata ed addolcita e, alternativamente a seconda delle applicazioni, cloruro di sodio (NaCl, sale da cucina) oppure cloruro di potassio (KCl). Con l’uso di energia elettrica con valori di amperaggio e di tensione predefiniti e controllati, la cella produce in uscita un liquido elettro-attivato, l’Anolite o Cloro attivo, caratterizzato da un elevato potere di disinfezione ed utilizzabile in una molteplicità di applicazioni. Composto principalmente da: ione ipoclorito (OCl-) , acido ipocloroso (HOCl) e Cloro (Cl2)

ACIDO IPOCLOROSO, UN DISINFETTANTE NATURALE PRODOTTO NEI VERTEBRATI

Il sistema di difesa del nostro organismo si basa sostanzialmente sull’attività dei leucociti (neutrofili, macrofagi): le cellule estranee vengono dapprima fagocitate e poi distrutte grazie all’azione dell’acido ipocloroso (HOCl), un agente biocida prodotto da un enzima, la mieloperossidasi (MPO), a partire da perossido d’idrogeno e ioni cloruro, durante la cosiddetta esplosione ossidativa (respiratory burst).Il ricorso a tecnologie elettrochimiche avanzate consente di imitare la natura, portando alla sintesi dell’acido ipocloroso, un principio attivo non tossiconon corrosivo e non pericoloso, che può essere utilizzato innumerose applicazioni: dalla disinfezione dell’acqua potabile, all’eliminazione dei microorganismi presenti nelle reti idriche, alla disinfezione di superfici ed ambienti (quest’ultima applicazione richiede la dispersione del principio attivo mediante nebulizzazione), trattamento di alimenti e contenitori per alimenti. Tra le varie applicazioni possibili, la protezione della produzione ortofrutticola (con trattamenti pre- e post-raccolta) e la zootecnia costituiscono settori nei quali l’utilizzo di tecnologie sostenibili è quanto mai desiderabile. In sintesi, la reattività dell’acido ipocloroso rappresenta il principio di base di un moderno approccio di disinfezione, che altro non è che un modo per imitare la natura. Dato che il sistema immunitario dei vertebrati si è sviluppato attraverso migliaia di anni, si può ritenere che tale agente attivo, insieme ad altre specie complesse, sia stato accuratamente selezionato per la lotta contro gli agenti patogeni. Grazie al’efficienza del processo di elettrosintesi, alla mancanza di tossicità e bioaccumulo, le soluzioni elettrochimicamente attivate rappresentano una valida ed ecologica alternativa a molti dei prodotti chimici generalmente utilizzati nella disinfezione (per le acque, gli ambienti e le superfici).

ORIGINE DELLA TECNOLOGIA

ECA è una tecnologia inventata e brevettata quaranta anni fa per la prima volta in Russia, ed è ancora oggi in continuo sviluppo. Il processo di attivazione utilizza acqua, sale ed elettricità per produrre un potente disinfettante e un efficace detergente totalmente ecologico e biocompatibile, a impatto zero sull’ambiente. I microbi, come gli altri esseri viventi, hanno bisogno di una scorta di energia stabile per sopravvivere. Il sistema Eca destabilizza ed eleva la carica elettrica dell’acqua, creando un ambiente ostile in cui i microbi non possono sopravvivere. La differenza di energia tra l’acqua ECA (+900mV) e l’acqua del rubinetto (+ 200mV) è in grado di uccidere 1 milione di batteri di E.Coli in 30 secondi. Il cloro attivo dell’Acqua ECA è essenzialmente formato da acido ipocloroso, la componente efficace di tutti i prodotti a base di cloro introdotti nell’acqua. Ci sono differenze distintive tra una soluzione di Sodio Ipoclorito, una soluzione di Calcio Ipoclorito e la soluzione di Acido Ipocloroso prodotta in loco, o, in altre parole l’Anolyte Neutra.

Soluzione di Sodio Ipoclorito(NaOCl)

La soluzione di Sodio Ipoclorito che solitamente contiene CALCE, è fabbricata in uno stabilimento, immagazzinata, spedita ai centri di distribuzione, immagazzinata ancora e poi venduta.

Soluzione di Calcio Ipoclorito (CaOCl)

Le tavolette di Calcio Ipoclorito secco producono una soluzione di Ipoclorito “FRESCA” quando sono miscelate all’acqua. Nei test effettuati, una soluzione prodotta con la corretta tavoletta di Calcio Ipoclorito può mantenere il “Cloro Libero Disponibile”, il disinfettante attivo in questa soluzione di Calcio ipoclorito, per SOLO 4 ore, prima di iniziare a degradarsi rapidamente.

Soluzione di Acido Ipocloroso (HOCl)

Sino ad ora, l’HOCl è stato semplicemente considerato come un fugace sottoprodotto nella onnipresente famiglia chimica del Cloro. Tuttavia, l’HOCl prodotto dalla tecnologia ECA porta con sé pochi idrossidi negativi che il precedente HOCl formava per dissociazione dal sodio ipoclorito. Per questo, l’HOCl prodotto dalla tecnologia elettro chimica si comporta in modo unico e deve essere considerato separatamente rispetto al cloro. Un HOCl come prodotto chimico in sé stesso, diverso dal cloro, non è mai stato sino ad ora disponibile sul mercato. Questo importante passo avanti comporta la necessità di un cambiamento di paradigma nell’approccio ai biocidi. L’HOCl è un “vecchio”, molto apprezzato, prodotto chimico, ma ora un “nuovo” prodotto è disponibile come soluzione generata in loco.

1. Contenuto in Cloro Libero

Perché una soluzione di cloro sia un buon disinfettante, deve raggiungere la Domanda di Cloro. La domanda di cloro è la quantità di Cloro Libero Disponibile (FAC), chiamata spesso Acido Ipocloroso (HOCl), richiesta per disinfettare o ossidare la materia organica prima che sia raggiunto un FAC residuo. Se la Domanda di Cloro non è raggiunta, allora la completa disinfezione non viene ottenuta. Uno dei segni migliori che la Domanda di Cloro non è stata soddisfatta è il forte odore di Cloro.Se una soluzione di Cloro non contiene abbastanza HOCl da soddisfare la Domanda di Cloro sulla superficie o sul prodotto da disinfettare, si formeranno clorammine dalla combinazione di cloro e materie a base di azoto. Esempi di materie a base di azoto sono le proteine e il sangue. Le clorammine sono responsabili dell’odore sgradevole talvolta associate alla disinfezione con cloro. Lo sgradevole, pungente, irritante odore delle clorammine, erroneamente identificato come cloro libero, indica che il cloro, dopo la miscela acqua/cloro, non è efficace. Non c’è abbastanza HOCl per soddisfare la Domanda di Cloro.

2. Efficacia del Cloro determinata da pH

Il Cloro si divide nell’acqua in due forme, Acido Ipocloroso (HOCl) e Ione Ipoclorito (OCl-). A pH alto, il cloro ottenuto dalla candeggina contiene un massimo di Ione Ipoclorito. Il cloro prodotto in situ dai generatori contiene una massima concentrazione di Acido Ipocloroso (HOCl). Quanto di ognuno è presente in una soluzione di cloro dipende dal pH della soluzione. Più sale il pH, meno sarà presente nella soluzione Acido Ipocloroso e più vi sarà Ione Ipoclorito. Più sale il pH, meno avremo disponibilità di potere per uccidere i germi. Secondo gli studi dell’Università dell’Illinois, l’HOCl è un sanitizzante 120 volte più efficace dello Ione OCl-. Il pH ideale di una soluzione disinfettante Anolyte Neutra è 6-7.La maggior parte delle soluzioni FRESCHE di Calcio Ipoclorito hanno un pH tra 7 e 8. TUTTE le soluzioni (fresche o vecchie) di Sodio Ipoclorito, (“Candeggina”) hanno un pH di 10.25+, NON PRODUCENDO per niente HOCl! Queste soluzioni producono solo ioni OCl-, un disinfettante molto scarso che è 80-120 volte meno efficace dell’HOCl, facendo in modo che non vi sia cloro residuo nella soluzione. 3. Tempi di contatto La quantità di tempo durante la quale il cloro è presente nel trattamento è chiamato tempo di contatto. I tempi di contatto sono calcolati per determinare quanto tempo un disinfettante deve essere presente nel sistema per ottenere una specifica uccisione dei microrganismi, per una data concentrazione di disinfettante. Un lungo tempo di contatto significa che la sola disinfezione non sarà un trattamento sufficiente e che sarà necessario applicare anche altri metodi per eliminare i microrganismi. Il tempo di contatto è direttamente collegato al’efficacia dei prodotti chimici nel’eliminazione di batteri e virus nel’acqua. L’HOCl richiede un tempo di contatto di gran lunga più breve per ottenere la distruzione al 99% di E. coli (Reynolds, 1996).[Effetti del trattamento di Staphylococcus]

4. Periodo di durata e aggiunta di lisciva

Infine, proprio come lo champagne o l’acqua frizzante “si sgasano” quando le bolle di carbonato di calcio si disperdono nell’aria, il cloro sfugge dalla soluzione di Ipoclorito, indebolendone il valore biocida. Per rallentare questa fuga, i fabbricanti di candeggina aggiungono ai loro prodotti idrossido di Sodio (soda caustica), provocando l’enorme aumento del pH. La soda caustica brucia i tessuti animali e vegetali; saponifica (converte) i grassi nel pollame e nella carne. L’Acido Ipocloroso fornito dal Sistema NON CONTIENE SODA CAUSTICA. Secondo tutta la letteratura Tecnica, a seconda delle condizioni di immagazzinaggio, TUTTE le soluzioni di Ipoclorito perdono la metà della loro potenza in meno di trenta giorni. Luce, temperatura ed età sono i fattori principali. Il maggiore errore consiste nel ritenere che la candeggina domestica (Sodio Ipoclorito) non perda la sua forza sino a quando non si prepara una soluzione di Sodio Ipoclorito: ma la candeggina domestica è già una soluzione di Sodio Ipoclorito, che inizia a degradarsi subito dopo la fabbricazione, per cui la candeggina in bottiglia comprata in negozio o dal fornitore di prodotti chimici NON È una soluzione FRESCA di Ipoclorito. È una soluzione di Ipoclorito con contenuto sconosciuto di Cloro, e quando prepariamo la soluzionetutto quello che facciamo è diluire ancor di più una soluzione di Ipocloritogià debole. Tutta la letteratura raccomanda, se si usa “candeggina”, che siano condotti test quotidiani in laboratorio per assicurarne la forza.

PUNTI DI FORZA

  1. L’elettrolisi in sito della salamoia produce un massimo di Acido Ipocloroso, nel quale il pH può essere accuratamente regolato e controllato in qualsiasi punto tra 3 e 7.
  2. A un pH di ~5 la soluzione di Acido Ipocloroso è fatta solo di Cloro Libero Disponibile e si ottiene la massima disinfezione.
  3. L’Acido Ipocloroso richiede il più basso tempo di contatto per eradicare i microrganismi.
  4. Poiché l’Acido Ipocloroso viene prodotto in situ, non si ha bisogno di miscelare e diluire soluzioni di Ipoclorito a contenuto sconosciuto di cloro. La durata non è un argomento, poiché le soluzioni di Acido Ipocloroso sono prodotte su richiesta. Pertanto non è richiesta l’aggiunta di soda caustica, dato che la durata diventa più o meno irrilevante. Nei casi in cui la durata deve essere considerata, l’Anolyte di Envirolyte rimane biocida fino a 24 mesi e sporicida sino a 6 mesi.