A FASANO LA NUOVA TECNOLOGIA MITO3X
Il Nuovo Impianto di affinamento di Fasano Forcatella – Sin dal 2005 è in esercizio a Fasano un impianto che intercetta le acque del contiguo Depuratore Comunale e dopo averle affinate per il riutilizzo agricolo, le distribuisce a 50 aziende agricole. Da allora, questa pratica ha riutilizzato in agricoltura circa 4 Milioni mc di acque, sottraendo ai prelievi da falda sotterranea ed allo scarico a mare altrettante aliquote. Un successo importante, specie in considerazione che il processo di trattamento ha sempre assicurato la buona qualità chimico fisica e microbiologica delle acque prodotte.
Gli ottimi risultati sono stati possibili grazie all’esperienza gestionale nel corso di più di 10 anni di esercizio continuativo dell’impianto di Fasano, che ha evidenziato la necessità di migliorare ulteriormente le capacità depurative sia in termini qualitativi che quantitativi al fine di soddisfare la domanda di qualità crescente in agricoltura e di estendere le potenzialità al riutilizzo produttivo e ambientale in senso lato. Il nuovo impianto di Fasano Forcatella risponde a pieno alla Strategia della Regione Puglia e agli indirizzi del Comune di Fasano, di potenziare nel territorio la pratica del recupero e riutilizzo di acque reflue affinate di elevata qualità.
Il nuovo impianto di Fasano Forcatella vuole potenziare nel territorio la pratica del recupero e riutilizzo di acque reflue affinate
L’impianto è progettato per trattare le intere portate rilasciate dal contiguo depuratore con una capacità di affinamento pari a circa 7000 mc/giorno. La tecnologia MITO3X ed il processo di trattamento adottati trasferiscono in piena scala i risultati di ricerche condotte da Aquasoil (gestore tecnico per il Comune di Fasano dell’impianto in questione) nel corso degli anni su programmi di ricerca e di innovazione tecnologica finanziati alle PMI dalla stessa Regione. L’implementazione è stata realizzata anche con la collaborazione di NOVUS (azienda specializzata nella progettazione e produzione di impianti trattamento acque ) che si è occupata della ingegnerizzazione e produzione della tecnologia in piena scala.
Si tratta di un processo, integrato alla fase di aspirazione di una pompa centrifuga, di chiariflocculazione, adsorbimento e disinfezione, seguito da sedimentazione a pacchi lamellari ( V=300 mc) e da accumulo in 2 bacini di volume totale pari a circa 50000 mc che svolgono una evidente funzione di riutilizzo ambientale e in cui si completano per contatto e stabilizzazione reazioni residue di natura chimico fisica e biologica che migliorano ulteriormente la qualità delle acque; dal secondo bacino si prelevano le acque da destinare al riutilizzo produttivo o agricolo. Le aliquote eccedenti vengono disperse sul suolo in trincee drenanti e concorrono alla ricarica indiretta della falda acquifera (che è fortemente interessata da processi di contaminazione salina) per contrastare la penetrazione del cuneo salino e l’intrusione marina.
La qualità finale delle acque è molto elevata e si può riassumere attraverso i risultati di alcuni macrodescrittori quali il COD mediamente uguale a 20 mgO2/litro, contenuto microbiologico di patogeni ed Ecoli praticamente assente, SST praticamente zero. Il processo mostra inoltre significative efficienze di barriera verso inquinanti recalcitranti e prioritari.
E’ da rimarcare infine la cura data all’inserimento dell’impianto nel contesto paesaggistico
E’ da rimarcare infine la cura data all’inserimento dell’impianto nel contesto paesaggistico, ambientale e architettonico del luogo. Il capannone destinato a contenere la tecnologia, senza alterare le funzioni tecnologiche per cui è progettato, assume la forma di un edifico Masseria. Gli argini dei bacini sono inoltre attrezzati per passeggiate a piedi o in biciletta intorno al lago tra gli ulivi secolari. In definitiva, il nuovo impianto persegue a pieno gli obiettivi strategici in campo ambientale dell’economia circolare applicata alle risorse idriche attraverso cui si generano risorse dal rifiuto con Recupero, Riciclo, Riuso riducendo al massimo le perdite irreversibili di materia ed energia.




